mercoledì 2 aprile 2014

Porta A Porta - Il terribile delitto del cucchiaino d'acciaio (Parte 2)

V: Buonasera. Benvenuti a Porta A Porta. Ieri sera abbiamo parlato del libro "Claretta: Io, prima di Benito - Molti amanti, molto amore” di una scrittrice esordiente che ha ritrovato dei diari segreti dell'amante del duce. Il libro ha mosso gravi polemiche sulla veridicità del contenuto ma io vi assicuro che è tutto vero.
Ve lo dice uno che di libri ne ha scritti e che è figlio di Mussolini. Eh, eh… Era una battuta… Ah, ah.
Abbiamo preparato, a proposito, un filmato in cui varie personalità confermano la storia. Prego la regia di far partire il contributo.

Voce fuori campo: Sono Voce fuori campo e introduco il servizio. I diari di Claretta sono reali?

V: Signor Otto, secondo lei è vero ciò che viene raccontato in questo libro?

O: Bè, effettivamente… Credo di poter dire di sì…

V: E lei, signor EditoreDelLibroSopraCitato?

E: Io credo che sia uno dei più grandi casi editoriali del secolo. Ciò che c’è scritto è tutto reale. Chi l’ha letto si sarà accorto della precisione delle informazioni. Il prezzo è bassissimo e la carta di ottima qualità. Inoltre gli acquirenti avranno un codice con il quale potranno scaricare gratuitamente la versione digitale del libro e gli specialissimi contenuti extra organizzati da Claretta in persona e depositati alla nostra casa editrice in una cassaforte con riconoscimento della retina oculare. Abbiamo dovuto recuperare l’occhio della Petacci per aprirla…

Voce fuori campo: Sono sempre Voce fuori campo… Come avete potuto constatare i diari sono reali, quindi torniamo in studio.

V: Ma chi è che crede a ‘ste stronzate? Bè, con tutti i soldi che mi ha dato il signor EditoreDelLibroSopraCitato, io ci credo! Ah, ah! Eh?!?... Siamo in onda… Eh-eh… Bè… Ovviamente era una gag costruita per smorzare il clima di tensione… Infatti stasera riprenderemo a parlare del caso del ragazzo assassinato a colpi di cucchiaino d’acciaio, di cui abbiamo discusso due sere fa.
Dopo la ricostruzione del dottor Libero Corso, le autorità hanno individuato un sospettato che si trovava all’estero nei giorni successivi all’omicidio. Avvisato dai familiari egli è ancora lì e non intende tornare.
Ma noi lo abbiamo in collegamento qui stasera.
Lei si dichiara innocente, Salvo Prove?

SP: Sì, signor Vespa. Io ero qui in America la sera del delitto.

V: Vabbè ma questo non prova nulla.

SP: Ma come non prova nulla?

V: Chi può testimoniare la sua presenza in America la sera dell’omicidio?

SP: Nessuno. Ero in vacanza da solo.

V: Lei vuole dire che su 316 285 000 abitanti (dato aggiornato al 2013, tratto da Wikipedia, l’Enciclopedia Libera) nessuno l’ha vista?
SP: Sì, ma nessuno mi conosce qui!

V: Lei dice che è lì da settimane: vuol farci credere che in tanto tempo non ha conosciuto nessuno!

SP: Io ho detto che sono qui da prima del delitto! Esattamente da tre giorni!

V: Ma nessuno può provarlo, giusto? Lei è un professore di fisica?

SP: Sì.

V: E’ omosessuale?

SP: Questi sono affari privati!

V: Regia? Potete mandare l’immagine di Brad Pitt?

SP: Oddio! Sarò la tua Briseide, mio Achille! Ops…

V: Si è tradito! Ama il gelato nella coppetta?

SP: Sì…

V: Ma è disoccupato e se lo porta da casa, giusto?

SP: Sì…

V: Ha un’auto e ha il vizio di parcheggiarla?

SP: Sì… Ho sempre avuto questo maledetto vizio… Credo che morirò per questo…

V: Lei è il colpevole! Senza dubbio!

SP: Le ho già detto che mi trovo qui da prima dell’omicidio!

V: Senta, lei è chiaramente il colpevole e non ci sono… un momento… Come? Ah, l’ANSA? Attenzione, signori… Abbiamo un serial killer: il cucchiaino d’acciaio uccide ancora… Dunque il signor Salvo Prove è del tutto innocente, ennesima vittima della giustizia sommaria italiana, di quei giudici politicizzati ed incompetenti, vittima dei pregiudizi che da sempre combattiamo qui a Porta a Porta, con onestà, imparzialità e obbiettività! Un altro uomo innocente stava per essere condannato ingiustamente. Ma qui, a Porta A Porta, la verità arriva prima! Cosa pensa della notizia, signor Prove?

SP: Bè, devo dire che mi sento sollevato e posso finalmente tornare in Italia. Finalmente una buona notizia.

V: Forse non si è reso conto che c’è stata un’altra vittima! Lei è un essere spregevole! Chiudete il collegamento.
Purtroppo brancoliamo nel buio… Domani riprenderemo il caso. Ma ora è il momento di far entrare i due sindaci di Comune Italiano, un paesino di 3 abitanti in cui, per la prima volta, c’è stato un pareggio.
E’ chiaro che qualcuno si è astenuto dal voto. Ma chi? E’ su questo che si interrogano i due sindaci, Giovanni B. Buono, sindaco emerito e Chiara Alba in Buono, consorte del capolista avversario.
Parlateci del terzo abitante.

GBB: Bè, che dire… Senza di lui non potrebbe esistere una maggioranza. Desiderava tanto votare, tanto che abbiamo dovuto cambiare la legge elettorale del nostro comune per farlo partecipare al voto.

CA: Già, ed è per questo che sono convinta che lui abbia votato. Chi si è astenuto è mio marito.

V: Bè, se fosse così vorrebbe dire che il terzo abitante, unico non schierato, avrebbe votato per il signor buono. Così risulterebbe l’unico voluto dal popolo.

CA: Non è così: l’unico voto ottenuto da mio marito è stato il mio.

V: Ma allora, signora Alba, chi ha votato per lei?

CA: Ovviamente il terzo abitante, unico non schierato. Quindi l’unica voluta dal popolo risulterei io.

GGB: Un momento! Io non mi sono astenuto, ma ho votato per mia moglie!

CA: Non puoi dimostrarlo!

GGB: Ma neanche tu, cara!

CA: Perché mi avresti votata?

GBB: Perché il giorno delle elezioni era l’anniversario del nostro matrimonio e io avevo dimenticato di comprarti un regalo. Così, come regalo, mi sono dimesso e ho indetto immediatamente le elezioni per poterti donare il mio voto, sperando che tu votassi per te!

CA: Caro, io ho capito il tuo gesto e per farti anche io un regalo, ti ho votato a mia volta… Ma quando ho visto la scheda nulla ho capito che all’ultimo momento non te la sei sentita di votarmi ma neanche di votare per te, dunque hai scritto quella frase incomprensibile sulla scheda…

V: Di quale frase parla?

CA: Sulla terza scheda c’è scritto: “Mama Papa no litigate non fate guera fate fratelo per me”

V: Effettivamente è una frase alquanto strana e ambigua…

GBB: Di certo non l’ho scritta io!

CA: Non è che siamo in centomila a votare!

V: Scusate, avete detto che avete dovuto cambiare la legge elettorale per far votare il terzo abitante… Di che modifica si tratta?

GBB: Abbiamo dovuto abbassare l’età minima per votare.

V: Dunque il terzo abitante è un minorenne!

CA: Sì, ha solo 5 anni e mezzo.

GBB: E’ nostro figlio.

V: Uhm… il mistero si infittisce… bè, purtroppo per stasera il nostro tempo è finito. Ricapitolando, ci troviamo di fronte a due misteri: l’omicidio del ragazzo omosessuale a colpi di parte convessa di un cucchiaino d’acciaio e il mistero del voto in meno nel comune di Comune Italiano.
Come? Un’altra ANSA? La nuova vittima è stata identificata: si tratta della scrittrice esordiente che aveva ritrovato dei diari segreti dell'amante del duce e li aveva rielaborati nel libro “Claretta: Io, prima di Benito – Molti amanti, molto amore”. E’ davvero incredibile, era stata ospite qui da noi, proprio ieri sera… come vedete siamo sempre i primi sulle notizie, addirittura prima delle notizie stesse! Domani sera, dunque, ci sarà una puntata speciale che inizierà alle 21.10, Affari Tuoi permettendo, in cui affronteremo ancora il caso sempre più intricato del cucchiaino d’acciaio e il mistero del comune di Comune Italiano, con il ritorno del criminologo Libero Corso, i due sindaci di Comune Italiano e molti altri ospiti.

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