giovedì 27 novembre 2014

I dolori del giovane Pino - Episodio 1: La partita di pallone

"I DOLORI DEL GIOVANE PINO" È LA SERIE DI STORIE BREVI CHE RACCONTANO PEZZI DELLA VITA GIOVANILE DI PINO, IL PROTAGONISTA DI "Pino - Vita, Morte e Altri Guai", IL ROMANZO UMORISTICO CHE HO QUASI ULTIMATO.

Episodio 1 - La partita di pallone

Pino aveva undici anni, quando tutto ebbe inizio. Quel giorno tutto poteva cambiare. Era il giorno dei giochi sportivi di fine anno.
"Pino!" urlò l'allenatore.
"Sì, mister?"
"Da questo momento giocherai in porta!"
Il viso di Pino si illuminò. "Perché sono il migliore a prendere il pallone con le mani?"
"No. Perché sei il peggiore a prenderlo con i piedi." rispose il mister.
Era già al suo posto, in porta, quando i suoi compagni uscirono dallo spogliatoio. Il primo avanti era Janno, alto, biondo, bello, la prima punta. Quello che segna e porta il numero 10. Quello a cui, ogni notte, sogni di infliggere una morte lenta e dolorosa.
Si avvicinò a Pino, spavaldo.
"Allora, portiere." disse ridendo. "Vedi di parare, perché non posso fare miracoli."
Una voce urlò: "Ti sbrighi, Janno?"
"Scusami, portiere." disse Janno. "Devo andare trasformare l'acqua in vino."
Pino era gonfio di rabbia, rosso in volto. Senza curarsi delle conseguenze, urlò con tutto il fiato che aveva in corpo: "Questa notte ho sognato che ti legavo alle rotaie di un treno! Poi ti dicevo l'orario d'arrivo del treno! Ti dicevo l'orario della tua morte! Tu soffrivi come un cane perché l'aspettavi ma non arrivava mai! E sai perché? Perché i treni arrivano sempre in ritardo!" Poi scoppiò in una diabolica risata. Ma aveva osato troppo e le conseguenze furono terribili. Perse la voce a metà della prima frase.
Janno si voltò e disse: "Anch'io ho sognato stanotte, e quindi? Sei proprio assurdo portiere."
Arrivarono gli avversari, meglio conosciuti come "L'Altra Sezione".
Il mister disse, con un sorriso buono sul viso, alla squadra di Pino: "Ragazzi, ricordate che noi siamo qui per divertirci e stare in allegria..."
L'espressione del suo volto mutò in una maschera diabolica. Il suo tono amichevole diventò un ruggito furioso: "... e ricordate che per i perdenti non c'è divertimento! Non c'è allegria! C'è solo umiliazione! Scherno! Inizieranno col farvi degli innocui cori, composti da stupide rime con i vostri nomi! Poi metteranno in dubbio la vostra eterosessualità e la moralità delle vostre maderi... finché arriverà la fine: finirete su Internet, la diabolica invenzione che collega il mondo. Quella che può portarvi su fantastici blog narrativi, in un "click". E che può sputtanarvi la vita in uno "share". Quindi vincete! Chiaro?"
"Non credevo che il mister fosse così esperto di informatica..." sussurrò Pino ad un compagno.
"Infatti non lo era fin quando non hanno pubblicato la foto di sua moglie con l'amante, affiancata a quella del mister con scritto "cornuto", su un un fantastico blog narrativo."
La partita ebbe inizio. Janno scartò dieci avversari e cinque compagni che gli chiedevano un passaggio. Arrivò davanti al portiere avversario. Tirò. Il portiere si gettò di lato. Sul lato giusto. Fermò il pallone. Poi, improvvisamente, lo calciò in alto, oltre le nuvole. Ricadde nella porta difesa da Pino, sporco di sangue marziano. Tutto divenne buio per Pino. Poi vide una luce. Profonda. Sentì una voce.
"Pino!"
"Tu sei il buon Dio?" chiese il piccolo Pino.
"Ah, ah, ah." scoppiò a ridere la voce. "No, è ancora presto. Lo incontrerai, ma non in queste avventure."
"E quando?"
"Non essere frettoloso! E già tutto scritto, anche il tuo incontro con Dio."
"Ma allora chi sei?"
"Sono Re Kaioh. Ti allenerò per un anno e, quando tornerai sulla Terra, strapperai via  il numero dieci a Janno e salverai i tuoi compagni dai malvagi de "L'Altra Sezione"!"
"Sommo Re Kaioh... Ma io non ho un anno di tempo!" esclamò Pino.
"Oh, sì che ce l'hai!"
Infatti, dopo il colpo alla testa causato dal pallone, Pino restò in coma per un anno. Dovette ripetere la quinta elementare. Nella nuova classe era il più grande ed il più allenato. Così nella partita di fine anno diventò prima punta ed ottenne il numero dieci, che era appartenuto a Janno. Portò la sua squadra a trionfare contro i nuovi calciatori de "L'Altra Sezione". Pino concluse le elementari da vincente, ciò che non era mai stato. E che non sarà mai più, per oltre vent'anni.

NB: La storia è ambientata in un periodo in cui internet era una novità assoluta.

Recensione di Noah (o "Transformers Origins")

Il film è ambientato sul primitivo pianeta Cybertron. Qui scopriamo l'origine dei Transformers: il Creatore punisce delle lucciole, confinandole nei corpi di giganteschi robot di pietra. Qui troviamo degli umani, divisi in buoni e cattivi. I buoni sono quelli che vogliono scappare con l'Arca, lasciando crepare gli altri. I cattivi sono quelli che combattono per salvare le vite dei propri cari...
Dopo il fallimento della costruzione dell'Arca, i Transformers Primordiali si uniranno componendo la stessa. Il mondo verrà allagato dal Diluvio Universale, ma questo dovete immaginarvelo, perché non vi verrà mostrato. L'ArcaBot approderà davanti casa del giovane Michael Bay. I Transformers e gli umani raccontano al futuro regista la propria storia. "Cacchio! Quanti buchi di sceneggiatura! E quanti effetti speciali che posso inserirci! È deciso: da grande farò il regista."
Il film tutto sommato è piacevole, anche se non ho potuto gustarlo del tutto: mi avevano spoilerato il finale a catechismo.

Ah, già! Dimenticavo di segnalarvi la presenza di Hermione Grenger che resterà magicamente in cinta!