venerdì 2 maggio 2014

Silvio Berlusconi, agente speciale dei Servizi Sociali (Preludio): Evitare il Berluscomio!

Le toghe rosse si riunirono ancora una volta.
"Ascoltate confratelli: alla fine abbiamo ottenuto solo di metterlo ai servizi sociali! Ora dobbiamo scegliere il luogo in cui dovrà scontare... io avrei pensato ad un carcere rieducativo per drogati criminali!"
"Non possiamo, anche se mi farebbe molto piacere: non possiamo mettere a rischio la sua incolumità! Ci scopriremmo troppo! A quel punto tutti capirebbero che la Comune Confraternita delle Toghe Rosse esiste davvero! E a quel punto dargli l'agibilità politica per confondere la gente sarebbe stato del tutto inutile!"
"Hai ragione, fratello! Ma rischierebbe ovunque l'incolumità con tutto quello che ha combinato!"
"Fratelli! Ho trovato!" esclamò il più giovane. "Mandiamolo a lavorare a Cesano Boscone con gli anziani ammalati di Alzheimer: se siamo fortunati, non si ricordano chi è!"
Si alzò in piedi il Gran Maestro Giudice Supremo. Con uno sguardo frammisto di ammirazione e invidia, si avvicinò al ragazzo, gli impose le mani sulla testa. "Inchinati!" disse. Il ragazzo eseguì.
"Oggi è un grande giorno per te! Tu da oggi non sei più Piccolo Assistente Precario di Basso Magistrato Rosso, ma diventi direttamente Medio Magistrato Rosso!"
Il ragazzo non aveva parole. Non sapeva cosa dire, ma sapeva di dover dire qualcosa.
Così, con la stessa vitalità di un bradipo andato in coma mentre era in letargo e la stessa consapevolezza di un daltonico di fronte alla bandiera del Portogallo, disse: "Ma lo stipendio aumenta?"
Fu così che il povero Silvio Berlusconi si trovò a Cesano Boscone con l'assurdo divieto di fare propaganda politica nella struttura.
"Uelà! Allora... la sapete quella della mela che sa di culo?"
I tre anziani risposero nel seguente ordine:
Anziano A: "Ah, ah, ah! Io me la ricordo!"
Il sorpreso ma felice Silvio esclamò impaziente: "Allora? Com'è?"
L'Anziano A, sorpreso e infastidito, rispose: "Cosa "com'è"? Lasciami in pace, giovanotto! Chi diavolo è questo? Da dove sei uscito fuori?"
La delusione più totale deformò il volto di Silvio. "Porca troia! Mi ha scombussolato la plastica!" pensò.
Intervenne, allora, l'Anziano B: "Basta con questa mela! Tutti i giorni la stessa storia!"
L'Anziano C, rimasto in silenzio fino a quel momento, disse con tono gandalfiano: "Io mi ricordo di te! Sì! Tu sei quello che accompagnava Frodo Beggins nella lotta per l'anello! Sei il nano Gimli!"
Il povero Silvio, oramai depresso, meditò sulla sua situazione, sulla sua vita, sui suoi errori che l'avevano portato lì. Al termine della riflessione giunse ad una soluzione, ad un metodo per riprendersi.
"Mi serve una tettona!" pensò.
E con questo pensiero filosofico si allontanò dalla struttura, salutando tristemente i suoi pazienti. Si fermò alla vicina farmacia. "Ecco... vede... io vorrei..." esordì timidamente lui. "Tiè: eccoti la tua pillolina blu!" lo interruppe bruscamente il farmacista.
Silvio, stupito, chiese: "Ma come faceva a sapere?"
"Ma che credi? Che c'ho l'alzheimer? Vai a sfogarti ad Arcore, và!"
Intanto, nella struttura da cui era appena uscito il povero Silvio, un uomo si avvicinò ai tre anziani che l'ex premier aveva maldestramente intrattenuto.
"Ma possibile che non l'avete riconosciuto?"
L'Anziano A rispose con un sorrisetto: "Aho, guarda che semo malati, mica stronzi! Certo che l'abbiamo riconosciuto! Ma se se ne fosse accorto, se metteva a fa' propaganda o a canta' o a di' quelle mignottate che fanno tanto ride' la Brambilla!"
"E pure la Gelmini!" intervenne l'Anziano B.
"Ma quale Gelmini! Che quella le battute non le capisce!" rispose l'Anziano C.
A quel punto, l'Anziano A, con tono solenne, disse: "Noi tre dobbiamo essere forti! Dobbiamo respingerlo con tutti i mezzi: gli altri non sono forti come noi e potrebbero farsi corrompere! Già immagino gli Anziani D ed E che saltano addosso alle infermiere! Dobbiamo evitare che si arrivi a questo! Stare a contatto con lui ci farebbe ammalare, impazzire! Volete che questa oasi diventi una specie di Berluscomio?  Io no! E farò di tutto per salvaguardare i nostri compagni dalla sua cattiva influenza!"

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