sabato 10 maggio 2014

Silvio Berlusconi, agente speciale dei Servizi Sociali (Episodio 1):Primo giorno a Cesano Boscone

Venerdì, 9 maggio 2014.
Come deciso dalla  Comune  Confraternita delle Toghe Rosse qualche tempo fa, Silvio Berlusconi ha iniziato oggi a scontare la sua pena. La volta scorsa, il povero Silvio ha incontrato per la prima volta i suoi pazienti, ma solo oggi ha iniziato il suo servizio.
L'Anziano A esordì: "Compagni, oggi è il primo giorno che incontriamo Silvio Berlusconi!"
"Ma la volta scorsa, allora?" intervernì l'Anziano B.
"L'altra volta è stato un errore del blogger. In realtà prima di ieri non l'avevamo mai incontrato!"
"Ci servirebbe un ret-con!" suggerì l'Anziano C.
"Niente ret-con: abbiamo l'Alzheimer, basta questo per giustificare tutto."
"Ma lui si ricorderà sicuramente di essere già stato qui!" osservò l'Anziano D.
"Ah, ah!" L'Anziano A era sicuro di sé. "L'Anziano C è un ottimo attore: l'altra volta ha interpretato Gandalf! Si inventerà qualcosa!"
"Eccolo! Quello è lui!"
Entrò, scuro in volto. Aveva una giacca blu, con la spilla di Forza Italia.
"Hey, ma non gli avevano vietato di fare propaganda?" disse sorpreso l'Anziano B.
"Già. Non ho mai capito perché gli lascino fare sempre tutto quello che vuole!" rispose il saggio Anziano A.
Arrivò al gruppo dei quattro anziani che l'altra volta gli avevano impedito di entrare.
"Ancora quei quattro pazzi!"
"Arriva ragazzi, state pronti!"
"Uelà gente! Come va? E' successo qualcosa dall'altra volta?"
L'Anziano C guardò gli altri tre come a dire "ghe pensi mi". Poi esordì: "Chi cazzo sei, tu? E perché hai quella fottuta spilla? Mi ricorda quello stronzo di Berlusconi... se ce lo avessi davanti lo strozzerei! Ma forse tu lo conosci!"
Silvio scolorì. Iniziò a temere il peggio, a sudare. Rilasciando diossina dal volto.
"Ma cosa vai a pensare! Mi hanno costretto a mettere la spilla! Anche io odio, Berlusconi!"
"Ah, sì? E chi ti ha costretto? E come?"
"E ora che cazzo mi inventò?" pensò Silvio. Poi disse, colto da un'improvvisa illuminazione: "Tutto è iniziato tre giorni fa. Ero con la mia fidanzata. Passeggiavamo mano nella mano quando..."
"No dai! Tu che stai con una donna in verticale non è proprio credibile!" esplose l'Anziano B, suscitando gli sguardi d'ira dei tre compagni. Aveva rischiato di tradirsi.
"Sì, amico! Te lo devo proprio dire: hai la faccia da pervertito!" cercò di riparare il povero signore.
Silvio, allarmatosi per un attimo, si tranquillizzò e riprese il racconto: "Ad un tratto, sbucò un cane da un cespuglio. Si avvicinò a Franc... alla mia fidanzata e le fece cacca sul piede. Io corsi, pieno di rabbia, e gli diedi un calcio violento.
Sbucò, allora, dal cespuglio una donna completamente nuda, a simboleggiare la purezza, che mi disse: "Hai superato la prova del cane. Ma questo è solo il primo passo per raggiungere la somma gioia. Seguimi!"
Io le risposi: "Con quelle bocc... cioè, con quella bocca lei può dire quello che vuole!"
E mi sono mantenuto, credetemi: le guardavo tutto tranne che la bocca.
Intervenne la mia fidanzata: "Uè, scurnacchiata! Arò t'o stai purtann a lu guaglion mij?"
Lei si voltò (mostrando uno splendido sedere, che nemmeno la Minetti) e si avviò verso il bosco.
Io la seguivo ipnotizzato. Arrivammo in una valle piena di gnomi che si divertivano a palpare altre donne nude. "Ecco, se indosserai questa spilla di Forza Italia, ogni volta che ti rechi a Cesano Boscone, tutto questo, alla fine della pena, sarà tuo!"
"Ci sono farmacie?" le chiesi.
Lei si voltò, mostrandomi tutta la sua virtù: "Qui funziona tutto a meraviglia! Non hai bisogno di ingerire niente di blu!"
E questa è tutta la verità."
Gli sguardi dei quattro Anziani erano allibiti: sapevano che era una storia inventata, ma mostrava in modo così preciso la perversione sessuale di Silvio, da sembrare reale.
"Comunque non siate così severi con il povero Silvio" riprese lui "Il suo lavoro è usurante!"
"Ma perché spara sempre quelle cazzate su Ebrei, Toghe Rosse, Maya, Alieni e Forni a Microonde?" chiese l'Anziano A.
"Ma dai, chi vuoi che ci creda!" Silvio non credeva di averlo detto davvero. Far finta di essere un'altra persona, far finta di essere sano, aveva portato Silvio ad estraniarsi da sé stesso, ad assumere un punto di vista alternativo. La nuova persona che aveva generato si dissociava inconsciamente dalle cazzate prodotte dal sé stesso originale.
Scombussolato dalla scoperta rivalutò la sua vita. Stava pensando che fosse tutta un'enorme cazzata.
Poi vide la Minetti, Ruby, i soldi, la Mediaset, il Milan e ritornò in sé.
"La sapete quella della mela che sa di culo?"
"Ma ce la dice di nuovo? Ma sicuro che non l'hanno mandato qui per curarsi?" chiese l'Anziano D.
L'Anziano A, con tono solenne e rammaricato, si alzò e disse: "Sembrerebbe che l'abbiano mandato per farci ammalare, fratelli."

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